Le malattie trasmesse sessualmente.
Aspetti di igiene ed educazione sanitaria. L'attivita' del Centro MTS. Statistiche locali.

Intervento del Dr. Leopoldo Stevanin
responsabili del Centro Malattie Trasmesse Sessualmente (MTS) presso la Divisione Dermatologia Azienda Ospedaliera "Carlo Poma" Mantova


 

SIFILIDE

Tasso di acquisizione da partner infetto: = 30%.
Infezione trasmessa sessualmente, causata dal Treponema Pallidum (spirochete dalla lunghezza di 6-15 micron).
Periodo di incubazione: 2-6 settimane, occasionalmente fino a 3 anni. Di conseguenza, in presenza di ogni patologia trasmessa e/o trasmissibile sessualmente si dovra' sempre praticare indagine sierologica per Lue prima di iniziare il trattamento e dopo 90 giorni.
Si distinguono:

  1. Sifilide primaria. E' rappresentata dal sifiloma: nodulo abraso, solitamente unico, tondeggiante e/o ovalare, di diametro medio di ½ - 2 cm. Scarsamente dolente, con base ispessita, gommosa, sierogemente.
    Entro una settimana dalla comparsa del sifiloma si manifesta adenopatia del satellite, di solito bilaterale con linfonodi duri, mobili, indolenti. Il sifiloma non trattato persiste per 3-6 settimane.
  2. Sifilide secondaria. E' contrassegnata dalla diffusione del Treponema attraverso la via linfo-ematica. Si evidenziano eruzioni transeunti eritematose, eritemato-papulose, papulo-desquamative generalizzate e/o circoscritte (regioni palmari e plantari, mucosa orale, genitale, regione perianale).
    Coesistenza di adenopatia generalizzata. Altre manifestazioni meno frequenti: alopecia, artrite, epatiti nel 10% dei casi. Sindrome nefrosica da glomerulonefrite. Sordita' transitoria per interessamento del nervo acustico. Interessamento meningeo.
  3. Fase tardiva. Non contagiante. Con l'avvento della penicillina sono praticamente scomparse le gravi manifestazioni cardiologiche e neurologiche.
    La sifilide primaria e secondaria sono altamente contagianti.
Nel paziente HIV positivo luetico deve sempre essere eseguito l'esame del liquor prima di iniziare il trattamento.
La diagnosi di sifilide si fa rivelando la presenza del treponema mediante esame diretto del materiale biologico prelevato dalle lesioni primarie e/o secondarie, purche' siano recenti e non abbiano subito alcun tipo di trattamento.
All'esame diretto si deve affiancare l'indagine sierologica. Mai iniziare alcun trattamento prima di aver posto una corretta diagnosi.
Non esistono prove che la sifilide passa modificare l'andamento dell'infezione da HIV, mentre quest'ultima e' in grado di modificare il quadro clinico/sierologico della Lue.


GONORREA

Percentuale di trasmissione da unico rapporto: circa 20-30 %.
Incubazione breve (2-5 giorni).
Infezione acuta causata da Neisseria Gonorrhaeae: diplococco Gram-intracellulare.
Si contrae: Manifestazioni cliniche: Si manifesta con essudato francamente purulento, da prelevare da: uretra maschile, femminile, cervice uterina, retto, faringe.
Diagnosi:

ULCERA MOLLE

Malattia più strettamente legata alla prostituzione e all'uso di stupefacenti rispetto alle altre MTS, come dimostrato dall'aumento dei casi riportati dalla casistica degli anni '80 nella condizione "propolerium core" negli Stati Uniti.
Questa tendenza non si e' ancora dimostrata in maniera evidente in Europa.
Malattia trasmessa solo per contatto sessuale, con incubazione di 2-10 giorni; sintomi generali modesti, ma segnalazione di infezione nei neonati da donne con malattia in atto al momento del parto.
Agente eziologico: Haemophylus Ducreyi, batterio Gram- anaerobio facoltativo.
All'esordio presenza di una papula dolente con bordo eritematoso, la quale, nello spazio di 24 ore, si trasforma in ulcerazione sempre dolente nell'uomo, spesso non dolente nella donna. Unica e/o multipla, a margini frastagliati, fondo ricoperto da essudato necrotico-purulento.
Si associa adenopatia inguinale dolente, monolaterale.
Diagnosi differenziale con: sifiloma primario, herpes simplex genitalis, linfogranuloma venereo.
Diagnosi mediante isolamento dell’Haemophilus Ducreyi dalla lesione ulcerativa e/o dall'aspirato linfonodale, con colorazione di Gram e semina in terreno di coltura.


CHLAMIDIA TRACHOMATIS (Infezione da ... )

Microrganismo intracellulare obbligatorio con ciclo riproduttivo complesso.
L'infezione da Chlamidia, a carattere subacuto, e' la malattia trasmessa sessualmente con maggior prevalenza nei paesi industrializzati e forse anche nel terzo mondo a partire dagli anni '80.
L'uretrite da Chlamidia è simile nel suo spettro clinico a quella gonococcica, ma con sintomatologia clinica meno florida, incubazione più lunga (2-3 settimane), maggior frequenza di forme asintomatiche.
Si contrae abitualmente da rapporto, occasionalmente durante il passaggio nel canale del parto.
Si manifesta con secrezioni uretrali-vaginali e/o cervicali di aspetto mucoso e/o muco-purulento, incostanti, piu' frequenti il mattino nel maschio con bruciori minzionali e disuria.
Complicanze: epididimite, prostatite, cervicite erosiva, malattia infiammatoria pelvica.
Sindrome di Reiter: uretriie sub-acuta + congiuntivite + artrite sieronegativa + lesioni cutanee maculose.
Diagnosi mediante ricerca microscopica diretta, ricerca immunoenzimatica, esame colturale (quest'ultimo da ripetere a 15-20 giorni dal termine del trattamento).
Da raccomandare sierologica per Lue ed eventualmente HIV, come gia' indicato.


MICOPLASMI (Infezione da ... )

Sono i piu' piccoli microrganismi oggi noti in grado di vivere autonomamente, capaci cioè di riprodursi in terreni artificiali piu' di cellule viventi; non hanno parete cellulare, ma si colorano con Gram; non sono visibili al microscopio ottico.
Nel tratto genitale di individui sessualmente attivi si riscontrano con elevata frequenza 2 specie: I micoplasmi si associano in genere ad altri agenti eziologici, in particolare nelle uretriti non correttamente trattate.
Sono considerati degni di trattamento solo alle concentrazioni di 10 alla 4ª - 10 alla 5ª, per cui e' indispensabile l'esame su terreni specifici con determinazione della carica batterica.


LINFOGRANULOMA VENEREO (Malattia di Nicolas-Favre)

Agenti causali sono i sierotipi L1 - L2 - L3 di Chlamydia Trachomatis, rari nei paesi industrializzati, endemici in nord-Africa e costa occidentale africana, Caraibi, estremo Oriente.
La trasmissione e' facilitata da rapporti orali e/o anali.
Fondamentalmente e' una malattia del tessuto linfatico, con diffusione dalla sede di inoculo ai linfonodi regionali e/o viciniori.
Incubazione di 3-12 giorni.La lesione primaria ha piu' comunemente l'aspetto di una ulcerazione herpetica a localizzazione genitale, anale, orale; e' estremamente fugace e si risolve senza cicatrici.
A distanza di 10-30 giorni (ma anche dopo 4-6 mesi) si manifestano due possibili quadri:
  1. Sindrome inguinale, piu' frequente nei maschi eterosessuali;
  2. Sindrome ano-rettale, piu' frequente nelle donne e maschi omosessuali.
Le manifestazioni tardive comprendono elefantiasi, ulcerazioni vulvari croniche, stenosi rettali, fistole anali.